Rettocolite ulcerosa
- by Varriale Prof. Massimiliano
- 27 mar 2023
- 726 Visualizzazioni
La rettocolite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che colpisce prevalentemente l’ultima porzione dell’intestino, ha molti aspetti in comune con il morbo di Crohn che colpisce prevalentemente il tratto terminale dell’ileo; ileite terminale.
I sintomi iniziali della rettocolite ulcerosa sono dolori addominali di tipo colico che danno una fastidiosa sensazione di dover andare al bagno, all’atto della defecazione si ha diarrea con emissione di feci miste a muco e sangue.
Non si conoscono esattamente le cause della rettocolite ulcerosa anche se sono stati evidenziati alcuni fattori genetici coinvolti nella manifestazione di questa malattia. Probabile anche l’importanza di alcuni fattori immunologi, alcune malattie infatti possono presentare una alterazione della risposta infiammatoria immunitaria che può causare lesioni alla propria mucosa intestinale – autoaggresione -
In situazioni in cui la malattia non risponde al normale trattamento il medico può prescrivere farmaci immunosoppressori come l’azatioprina. In questo contesto si possono inserire le ipotesi di fattori infettivi come cause che innescano il processo autoimmunitario.
Come detto sopra questa è una malattia ad andamento cronico e deve essere seguita nel tempo dal proctologo.
La colonscopia è un esame importante per la diagnosi di questa patologia, dovranno essere effettuati successivamente dei controlli la cui frequenza va stabilita dal medico specialista a seconda dello stadio della malattia.
Durante la colonscopia vengono eseguiti dei prelievi della mucosa colica – biopsie – per valutare lo stato di attività della malattia e la presenza di eventuale lesioni a rischio. L’esecuzione di queste biopsie non provoca dolore.
La terapia prevede l’assunzione cronica di farmaci generalmente a base di acido 5-aminosalicilico (mesalazina) e nelle fasi acute su indicazione del proctologo può essere necessaria l’assunzione di farmaci a base di cortisonici.
Il trattamento non deve mai essere sospeso bruscamente e senza l’indicazione del proctologo. Sono disponibili da poco tempo dei farmaci a lento rilascio che consentono l’assunzione di una singola dose giornaliera rendendo così più pratica la somministrazione della terapia. Nel caso si dimenticasse di assumere una dose del farmaco evitare assolutamente di prenderne una dose doppia alla successiva somministrazione, non si avrebbero vantaggi ed aumenterebbe solamente il rischio di tossicità del farmaco.
La malattia,pur essendo cronica, con la terapia adeguata può avere delle fasi di remissione anche molto lunghe di pieno benessere.
Una malattia non controllata può presentare diversi rischi di evoluzione in complicazioni come:
- sanguinamento
- occlusione intestinale – da megacolon tossico o da perforazione intestinale
- comparsa di lesioni neoplastiche su zone di mucosa reattiva.
Mediante un adeguato controllo si riesce in buona parte dei casi a curare la malattia e a prevenirne le complicanze più gravi.