L’acqua, una medicina naturale per la cura della stipsi
- by Varriale Prof. Massimiliano
- 28 nov 2022
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Abbiamo approfondito la stipsi proprio nell’ultimo articolo “Stipsi? La definizione”.
L'importanza della dieta e dell'integrazione di acqua e fibre
È risaputo e assodato che l’assunzione di un quantitativo sufficiente giornaliero di fibre e il consumo di almeno 2L d’acqua al giorno rappresenti il corretto stile di vita e la sana abitudine alimentare, soprattutto per arginare la stipsi. Come spiegato anche nell’articolo “Stipsi? Importante il ruolo delle fibre”, queste abitudini facilitano le funzioni digestive e mantengono idratate le feci, rendendole sufficientemente soffici, morbide e voluminose per una normale defecazione.
Non sappiamo fino in fondo quale sia il meccanismo attraverso cui l’acqua favorisca una normale funzione digestiva e intestinale. Quel che sappiamo, però, è che le acque bicarbonato-alcaline, cioè cariche di elettroliti e sali minerali, sono quelle che incidono in maniera più positiva sull’intestino.
Gli studi in merito alle acque bicarbonato-alcaline
In letteratura esistono numerosi lavori a dimostrazione della positiva influenza esercitata dalle acque bicarbonato-alcaline sulla stipsi. L’esperienza ottenuta proviene dallo studio effettuato su due gruppi diversi di pazienti affetti dal sintomo e che, per 30 giorni, sono stati sottoposti:
- il primo a consumo di 2L d’acqua bicarbonato-alcalina e fibre;
- il secondo a consumo 2L d’acqua corrente e fibre.
Il risultato ha mostrato un netto miglioramento del primo gruppo, sottoposto a consumo di acqua ricca di sali minerali, rispetto al secondo.
Rimane da spiegare come questo tipo di acqua possa svolgere un'azione così significativa sulle funzioni digestive. Per questo, sono stati condotti, in laboratorio, una serie di altri studi su alcuni volontari per tradurre, su scala reale, l’esatto meccanismo.
Gli studi ecografici condotti sulla colecisti hanno evidenziato e dimostrato la modificazione della stessa per forma e volume. Essa, infatti, è il serbatoio della bile (sostanza fondamentale nella digestione dei cibi attraverso il tubo digerente) e, nella sua normale funzione, si contrae e ne determina il passaggio.
Anche lo stomaco mostra dei tempi di svuotamento più rapidi grazie all’assunzione di acqua bicarbonato-alcalina durante il pasto.
Si è concluso, dunque, che l’uso di tali acque influisca positivamente sull’attività digestiva. Infatti, essa stimola lo svuotamento gastrico e l’immissione dei sali biliari nell’intestino.
In particolare, alcuni volontari, trattati precedentemente con farmaci per rallentare lo svuotamento gastrico e l’attività intestinale, con l’uso delle acque bicarbonato-alcaline hanno mostrato un ripristino della normale funzione digestiva.
Conclusioni
In conclusione, l’ipotesi proposta è quella di un modello fisiopatologico per cui l’enorme quantitativo di elettroliti e anidride carbonica presenti in queste acque, stimolerebbe i recettori posti a livello del cavo orale, dello stomaco e del duodeno. In questo modo, aumenta l’attività della muscolatura liscia intestinale e, aumentandone il lavoro, si migliora la funzione digestiva.
Possiamo, quindi, affermare e confermare che l’uso costante di acque ricche di sali minerali (in particolare quelle bicarbonato-alcaline) in quantità non inferiore a 2L al dì, favoriscono le funzioni digestive, costituendo l’elemento terapeutico di fondamentale importanza per la stipsi.