Rettocele: comprendere una condizione complessa
- by Varriale Prof. Massimiliano
- 17 mar 2025
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Il rettocele, una protrusione del retto verso la parete posteriore della vagina, è una condizione che può influenzare significativamente la qualità della vita delle donne, causando sintomi debilitanti come difficoltà nell’evacuazione, sensazione di incompleto svuotamento intestinale e disagio pelvico. Nonostante sia un problema comune, il rettocele è spesso sottovalutato o diagnosticato tardivamente.
Il rettocele si verifica quando la parete rettovaginale si indebolisce, permettendo al retto di protrudere verso la vagina. Questa condizione è più frequente nelle donne in post-menopausa, ma può manifestarsi anche in età più giovane, specialmente dopo parti vaginali traumatici o interventi chirurgici pelvici. I principali fattori di rischio includono:
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Parto vaginale (soprattutto con uso di forcipe o episiotomia)
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Prolasso degli organi pelvici
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Stipsi cronica e sforzi ripetuti durante la defecazione
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Invecchiamento e menopausa, che riducono la tonicità del pavimento pelvico
I sintomi del rettocele possono variare in base alla gravità della condizione:
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Sensazione di "ostruzione" rettale durante l’evacuazione
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Bisogno di esercitare pressione sulla vagina o sul perineo per completare la defecazione (manovra di splinting)
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Stitichezza cronica o evacuazione frammentata
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Dolore o disagio pelvico
Questi sintomi possono compromettere significativamente la vita quotidiana, causando imbarazzo e isolamento sociale. La diagnosi del rettocele si basa su un approccio multidisciplinare che combina anamnesi, esame clinico e tecniche di imaging avanzate.
1. Esame clinico
L’esame pelvico è il primo passo. Il medico valuta la presenza di una protrusione vaginale durante manovre di spinta, oltre a verificare la tonicità del pavimento pelvico.
2. Defecografia dinamica
Considerata il gold standard per la diagnosi, la defecografia dinamica utilizza immagini radiologiche per osservare il movimento del retto durante l’evacuazione. Permette di misurare la dimensione del rettocele e identificare altre alterazioni funzionali, come il prolasso rettale interno.
3. Risonanza magnetica pelvica
Offre un’alternativa meno invasiva, fornendo immagini dettagliate della struttura pelvica. È particolarmente utile per pianificare interventi chirurgici.
4. Test funzionali
- Manometria anorettale per valutare la pressione rettale
- Elettromiografia per esaminare il funzionamento muscolare
Il trattamento del rettocele varia in base alla gravità e all’impatto dei sintomi sulla qualità della vita. Le opzioni possono essere conservative o chirurgiche.
Trattamenti conservativi
1. Terapia comportamentale
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Rieducazione del pavimento pelvico: Gli esercizi di Kegel possono migliorare la tonicità muscolare e alleviare i sintomi lievi.
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Biofeedback: Aiuta a ottimizzare la funzione muscolare durante l’evacuazione, con un tasso di successo del 70% nei casi lievi e moderati.
2. Gestione della stitichezza
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Fibra alimentare e idratazione: Una dieta ricca di fibre riduce la necessità di sforzi durante la defecazione.
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Lassativi osmotici: Come il polietilenglicole, che migliorano la consistenza delle feci senza irritare l’intestino.
3. Pessario vaginale
Utilizzato nelle pazienti che non possono sottoporsi a interventi chirurgici, il pessario aiuta a sostenere gli organi pelvici e alleviare i sintomi.
Intervento chirurgico
Quando le terapie conservative falliscono, si valuta l’intervento chirurgico.
1. Riparazione vaginale posteriore
- Una delle procedure più comuni, consiste nel rafforzare la parete rettovaginale con punti di sutura. Studi dimostrano un alto tasso di successo nel migliorare i sintomi ostruttivi.
2. Tecniche minimamente invasive
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Chirurgia robotica e laparoscopica: Queste metodiche, meno invasive, riducono i tempi di recupero e migliorano l’outcome funzionale.
3. Riparazione con rete sintetica
- Utilizzata nei casi più gravi, offre maggiore stabilità strutturale. Tuttavia, deve essere eseguita con cautela per evitare complicanze come infezioni o erosioni.
Le ricerche attuali si concentrano su approcci innovativi per migliorare la gestione del rettocele:
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Terapie rigenerative: L’uso di cellule staminali per rigenerare i tessuti del pavimento pelvico mostra risultati promettenti in studi preclinici.
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Dispositivi personalizzati: Pessari di nuova generazione, progettati su misura con stampa 3D, migliorano il comfort e l’efficacia.
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Intelligenza artificiale e imaging avanzato: Strumenti basati sull’IA stanno rivoluzionando la diagnosi precoce e il monitoraggio post-operatorio.
Il rettocele è una condizione complessa che richiede un approccio personalizzato e multidisciplinare. Grazie ai progressi nella diagnosi e nelle opzioni terapeutiche, oggi è possibile migliorare significativamente la qualità della vita delle pazienti.